Quello che noi consideriamo malattia non è solamente una mancanza di salute, è un’interruzione dello stato d’equilibrio naturale. Parlando di interruzione dello stato d’equilibrio naturale, intendo la mancanza totale o parziale, per un periodo breve o lungo, della complessa armonia della vita – armonia che unisce tutto il nostro corpo, che comprende la relazione tra le varie parti che lo compongono e l’ambiente in cui vive: apparati, organi, ambiente, natura, lavoro, affetti, alimentazione; ma anche tra materia e spirito, intendendo tutto ciò come componente di un unico grande organismo vivente.
Parte indivisa del grande organismo vivente, ogni persona è unica e irripetibile e ha un posto e un ruolo cosmico all’interno del Creato.
Quando vi è uno stato di “malattia”, significa che uno o più di questi equilibri si sono alterati.
La “medicina” è il mezzo con cui si tenterà di riportare allo stato ideale (salute) l’equilibrio dissonante (malattia).
Medicine non sono solamente le sostanze medicamentose naturali o di sintesi chimica: Medicina è tutto ciò che contribuisce a ristabilire armonia nel Creato senza causare altre alterazioni.
Per facilitare il compito , la malattia si manifesta palesemente attraverso il sintomo che spesso è doloroso. A seconda del punto o del luogo in cui il dolore acuisce, si possono interpretare le cause del calo d’equilibrio naturale, e in base a questo si potrà provvedere a ristabilire l’ordine naturale interrotto: non togliendo il sintomo, ma usandolo per interpretare le cause e messaggio: la “malattia” stessa racchiude sempre anche la sua “medicina”: il simile cura il simile.
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