Il rituale per tornare nella pienezza di sé
Soul hunting è un rituale comune a tutte le culture sciamaniche e viene utilizzato da circa 40.000 anni per sanare i principali traumi dell’esistenza. Nelle culture sciamaniche si ritiene che ad ogni shock e ad ogni trauma subito una parte della nostra anima si stacchi da noi.
Il Soul Hunting è un viaggio interiore guidato da un esperto conduttore e accompagnato da una stimolazione ritmica mediante il tamburo sciamanico o il sonaglio.
È un’esperienza interiore che viene esperita da chi vuole trovare un sostegno e un aiuto in momenti di difficoltà, o semplicemente scoprire aspetti ignorati della propria esistenza. Di fronte ad eventi dolorosi come incidenti, aborti, maltrattamenti, separazioni violente, una parte di anima si stacca portando con sé il dolore relativo all’esperienza vissuta e facendo perdere all’individuo la sua interezza e completezza originaria. Praticando questo antichissimo rituale si lavora su alcuni momenti della vita proprio per “riportare a casa” le parti di anima perse in seguito a questi traumi.
Da dove arriva – sciamanesimo e neosciamanesimo
Il Soul Hunting è erede delle antiche tecniche di “viaggio sciamanico” alla ricerca dell’anima perduta (per gli sciamani, le malattie avevano cause spirituali). Lo sciamano andava in trance e in un viaggio rituale cercava l’anima perduta di chi si rivolgeva a lui per aiuto, o conduceva la persona al viaggio interiore con canti, musiche e cerimonie.
Nella forma attuale è stata messa a punto da alcuni ricercatori americani che hanno lavorato con sciamani e che ne propongono alcune esperienze adattate al mondo moderno. Fra questi, Frank Natale, Sandra Ingerman e Michael Harner, che hanno scritto libri sull’argomento e proposto ciascuno propri metodi, affini nella sostanza. In alcuni casi, pratiche affini sono utilizzate anche da medici, psicologi e counselor.
Il soul hunting in forma individuale
Dopo un colloquio preliminare la persona viene invitata a rilassarsi e a entrare in contatto con se stessa, e aiutata in questo dal conduttore che ne favorisce la distensione chiedendogli di condividere i motivi che l’hanno portata a sperimentare il soul hunting, e con leggeri contatti e movimenti guidati (in particolare per rilasciare le tensioni da braccia, gambe e testa) che approfondiscono il rilassamento.
La seduta individuale ha una sua durata, il cui tempo può variare a seconda della necessità, in cui la persona rimane sdraiata con gli occhi chiusi, coperti da una bandana. Resta in rilassamento e in penombra, con sempre il conduttore accanto che può farsi sentire, con discrezione, per accompagnare in momenti particolarmente intensi dell’esperienza.
Al termine il conduttore, come nel counseling, sostiene la persona nel suo processo di integrazione.
Soul Hunting è una esperienza profonda, intensa, da sentire e vivere con tutti i sensi e le facoltà percettive fisiche e sottili. È un rituale semplice da esperire ed è una sensazione indimenticabile la prima volta che si sente una delle parti di anima “rientrare”, si percepisce realmente una forma di reintegrazione, di recupero e se ne esce arricchiti interiormente.
Parti del proprio Bambino Magico, dell’adolescente, dell’adulto tornano a far parte di noi.
Al termine della sessione ci si accorge di essere più consapevoli e si inizia a vivere nel momento presente, in armonia nel corpo, nella mente e nella propria dimensione spirituale.