La caratteristica di base dello sciamanesimo consiste nell’entrare in uno stato modificato di coscienza o trance per viaggiare all’ interno di realtà non ordinarie e comunicare direttamente con gli Spiriti che risiedono in tali luoghi. Normalmente questo viaggio viene effettuato per acquisire conoscenza, per favorire il benessere della propria comunità, per espandere la propria percezione della realtà e raggiungere stati di estasi.

Lo stato di trance è potenzialmente accessibile a tutti, anche se la sua piena presa di coscienza richiede una forte motivazione ed un sovvertimento radicale dei nostri sistemi di riferimento convenzionali tale da consentire una mutazione di base nel funzionamento ordinario del corpo umano.

Esistono diverse modalità che permettono di raggiungere una simile condizione come la danza, il viaggio sciamanico, il canto, le piante maestre, il sogno e particolari posture del corpo.

Queste ultime sono conosciute meglio come “posizioni di trance sciamanica” o “shamanic trance postures” e sono state studiate in particolare dalla antropologa Felicitas D. Goodman e dal Cuyamungue Institute.

 

Dall’antichità ci sono giunte una serie di statue, incisioni, pitture rupestri e altri simboli che costituiscono veri e propri insegnamenti per la pratica di specifiche tecniche spirituali.
Queste figure ritraggono persone in particolari posizioni fisiche le cui caratteristiche consentono di entrare in stati alterati di coscienza e di accedere a realtà non ordinarie.
La testimonianza di tali posizioni è distribuita in ogni continente e trova riscontro nelle tradizioni più antiche del globo in epoche in cui erano impensabili possibilità di contatto convenzionale.

Nel corso delle sue ricerche, la Goodman ha studiato circa cinquanta posizioni la cui pratica può consentire di ricevere visioni significative riguardo la propria vita individuale e, soprattutto, di avere una esperienza diretta in alcuni tra i più antichi miti dell’ umanità.

Quindi si desume che queste posture permettono il varco in realtà non ordinarie per stabilire un contatto con le guide o gli Spiriti che dimorano in tali luoghi.
Questo tipo di contatto insieme al nomadismo, alla caccia o alla raccolta spontanea di alimenti per la terra, costituiva l’ aspetto caratteristico delle genti che popolavano la terra fino a quarantamila anni fa. Una idea di quella che poteva essere la vita in quei tempi è stata documentata dagli antropologi o dai ricercatori: essi sono entrati in contatto diretto con quei popoli che, alle estreme periferie del mondo contemporaneo, hanno continuato a mantenere intatte le loro abitudini millenarie.

La vita di queste “genti” è caratterizzata dall’equilibrio e armonia con il mondo naturale – non solo con gli animali ma con tutte le forme viventi compresi il vento, il tuono, le rocce, gli insetti.

Furono questi i popoli che perfezionarono le posture del corpo come rituali in grado di determinare la trance religiosa. La Goodman ha scoperto che essi ci hanno tramandato un sistema ben definito che ci insegna come entrare nella Realtà Alternativa, il mondo spirituale, in cui possiamo ritornare ad uno stato di armonia con gli animali a quattro zampe, con quelli che volano, che nuotano, le piante, gli alberi, le pietre.

Nell’ ambito dei sistemi psicologici occidentali, questo tipo di contatto con il mondo spirituale viene spesso inteso come un esplorazione di un estensione della mente o come dialogo con il proprio Sé superiore, piuttosto che nei termini di un effettivo viaggio verso altri mondi o di una reale comunicazione con gli Spiriti.

Gli sciamani sono individui essenzialmente pratici e per acquisire conoscenza si affidano al risultato concreto dell’ esperienza diretta.
Secondo questo punto di vista, credenze, opinioni o teorie di riferimento contano ben poco: la questione più importante è se esse funzionano o meno.
La maniera migliore per conoscere e impiegare le tecniche sciamaniche, come suggerisce Michael Harner, è quella di fare uso degli stessi termini o concetti di base degli sciamani “ Per praticare lo sciamanismo è superfluo e perfino distraente preoccuparsi di ottenere una comprensione scientifica di ciò che gli spiriti possano realmente rappresentare e perché lo sciamanismo sia efficace”.

Le esperienze che si ottengono attraverso l’impiego delle posizioni, oltre ad essere relative alla propria dimensione interiore, sono connesse alla specificità del contenuto della posizione stessa.
Di conseguenza, anche se l’ esperienza è di carattere personale, la visione finisce col conformarsi con una particolare struttura di riferimento.

Tale struttura consente di connettere il cuore, la mente, lo spirito e il corpo con un intento ed una azione fisica uniche.
Si tratta di seguire alcune istruzioni precise come quando si impiega il programma di un computer: a seconda del tasto che viene premuto si ottengono risultati diversi

Esistono posizioni di Trance per viaggiare all’ interno di ciascuna delle tre regioni cosmiche o per favorire particolari esperienze tra cui la divinazione, la guarigione, il potere femminile, la metamorfosi, la celebrazione, l’ incontro con la morte.

La caratteristica principale comune a tutte queste posture è che si tratta di autentiche cerimonie rituali che in questo caso non si esprimono attraverso una serie di azioni, ma per mezzo di posizioni fisiche statiche.

Il rituale è qui inteso come mezzo di comunicazione tra noi e gli Spiriti: una sorta di procedura tecnica e devozionale che consente a questi ultimi di passare dal loro mondo al nostro. In questo caso il rituale, stimolato dall’ impiego del ritmo monotono del tamburo o sonaglio, favorisce uno stato di modificazione della coscienza che si traduce senza pericoli in una esperienza spirituale.

Il fatto che le posizioni di trance sciamanica siano inseparabili da tale componente rituale è inoltre uno dei fattori principali di distinzione rispetto ad altre posizioni statiche come per esempio quelle più popolari e silenziose delle asanas nell’Hata Yoga.

Il contenuto del rituale, espresso nella semplice assunzione della posizione specifica possiede qualità talmente intrinseche di precisione e potere che i suoi obbiettivi possono essere realizzati agevolmente anche al di fuori della struttura culturale originaria.
Questo significa che le posizioni di trance sciamanica possono essere impiegate con successo dall’ uomo contemporaneo nell’ambito della realtà in cui egli vive quotidianamente.

Per comprendere l’effettiva natura di queste posizioni è indispensabile una esperienza diretta e, per questa ragione nessuna descrizione verbale potrà essere in grado di fornire una adeguata spiegazione. Probabilmente uno dei luoghi più ideali per iniziare tale esperienza è un situazione di gruppo o seminario.

Il potere di un gruppo di persone che si riuniscono per tali pratiche è notevole poiché ne rafforza l’intensità e consente di ottenere riscontri diretti o indiretti attraverso la condivisione. Il riconoscimento della propria esperienza da parte del gruppo consente di acquisire la qualità essenziale della fiducia che insieme all’ intento costituiscono le basi fondamentali di questo tipo di lavoro.

Molte sono le persone in grado di entrare in spazi estatici di comunicazione con gli Spiriti.
Purtroppo questo tipo di spazi vengono negati dalla società convenzionale e di conseguenza viene e mancare la possibilità di riconoscimento e legittimazione della esperienza stessa.
Si finisce con il vedere il rapporto con il mondo interiore come qualcosa di cui aver paura poiché esso ci porta inevitabilmente ad una separazione dagli altri, ma non è cosi.

Ecco perché a vedere nostro nell’ambito di questo periodo storico non si tratta solo di imparare ad entrare in stati modificati di coscienza. Ciò che occorre principalmente è iniziare a condividere tali esperienze con persone ad esse sensibili o in altre parole ricevere supporto e riconoscimento per ciò che è sempre esistito ma che tuttavia è stato fino ad ora negato o condannato.

Questo seminario è aperto tutti, sia a coloro che si avvicinano allo sciamanesimo per la prima volta,
sia a coloro che sono interessati al percorso e chi solo a questa tappa, sia a chi è già un esperto