Riti di Passaggio – Il Cerchio della Vita

 

I riti di Passaggio esistono nella nostra vita indipendentemente dal fatto che ci si creda oppure no. Sono passaggi inevitabili  dell’esistenza ai quali nessuno di noi può sottrarsi.

Possiamo attraversarli  in maniera consapevole oppure no. Subirne l’influsso come vittime nella vita oppure viverli consciamente come un dono e come una parte essenziale della nostra evoluzione fisica, emotiva, mentale e spirituale di Esseri Umani.

Riconoscere i riti di passaggio è essenziale allo nostra evoluzione e integrità come Esseri Umani.

I riti di passaggio fanno riferimento  alla nostra integrità e alla perdita di anima durante gli inevitabili passaggi  della vita.

I riti di passaggio  raffigurano la vita sotto forma di un cerchio  lungo la cui circonferenza si trovano le tappe del viaggio dell’eroe.

Ognuna di queste tappe del viaggio corrisponde  a precisi momenti  in cui sono realizzati dei cambiamenti  globali nell’essere umano.

Il modello del cerchio rappresenta  un percorso che non ha mai né inizio né fine.

Ad ogni passaggio corrisponde  un cambiamento fisico, emotivo, e della coscienza.

Scopo finale di tutti i riti di passaggio  o di iniziazione alla vita umana è:

  • Imparare a guarire il passato e tutti i rimpianti
  • Non aver paura del futuro
  • Focalizzarsi sull’essere totalmente  consapevoli  in ogni momento

Non ci sono risposte al di fuori di noi: noi conteniamo le risposte perché siamo connessi a tutte le verità

 

I passaggi

  • Nascita: il ciclo della nascita comincia con il concepimento e continua per cinque anni. La Madre è la sacra insegnante di questo ciclo.
  • Infanzia: sia che siate stati feriti o benedetti nel primo ciclo della vita, crescete comunque fino all’infanzia e dovete incontrare vostro padre nelle vesti di vostro insegnante sacro
  • Pubertà: teen age time  11/12 anni – La pubertà è il momento in cui germogliano i semi psichici piantati nel ciclo della nascita e dell’infanzia
  • Iniziazione alla sessualità – questo rito di passaggio  è sicuramente uno dei più delicati sia per i maschi che per le femmine. I modelli che abbiamo  a disposizione sono confusi e contradditori e pieni di ambiguità
  • Separazione dal femminile (17/24) – il neoadolescente si trova proiettato in un mondo in cui non ha un ruolo. Momento estremamente doloroso nella vita di ognuno, segna a volte un taglio doloroso
  • Alleanza con il maschile (27/30) Quando attraversiamo questo passaggio pensiamo in termini di “io” anziché di “noi”. Quello che succede è che sei  molto focalizzato  su di te, sulla tua realizzazione, sull’ottenimento del successo. In questa fase hai a che fare con un sacco di illusioni
  • Realizzazione del tradimento (35/38) – Un passaggio che riguarda la scoperta che molte o parte delle credenze sulle quali poggiava il nostro sistema di vita crollano a causa di una serie di eventi o semplicemente come conseguenza di una chiamata verso un nuovo cambiamento.
  • Mezza nascita (40/42) – viviamo la dissoluzione generale del nostro ego precedente come una vera e propria disintossicazione dagli schemi che ci avevano soffocato fino al passaggio precedente
  • Riconessione con il femminile (44/48) incominciamo a sperimentare chiamate differenti e i passaggi diventano meno traumatici e più metafisici
  • Iniziazione alla verità (50) e’ la porta verso nuove realtà. Il corpo diventa più lento e diventa importante spostarsi ad un nuovo livello di coscienza.  Ci si sposta dalla forma delle cose verso la loro essenza. Ci avviciniamo a connessioni spirituali più profonde
  • Riconoscimento: perdonare i peccati del Sole e della Luna (60) – passaggio che ha a che fare con il perdono – sii e ricevi – permetti agli altri di essere come sono – il perdono è uno stato di consapevolezza.
  • Anzianità/Saggezza spirituale (70/80) Siamo giunti al momento in cui abbiamo l’opportunità di essere qualcosa di più di semplici umani. Siamo arrivati al compimento dell’intero ciclo della vita
  • Morte La comprensione rispetto alla morte è che non c’è morte. Difatti cambi forma ma tu continui e la natura ce lo insegna

Ognuno di questi tredici passaggi si evolve attraverso  un processo circolare:

  • Separazione
  • iniziazione
  • ritorno

Ad ogni passaggio corrisponde  una trasformazione fisica, emotiva e della coscienza.

La mappa per l`esperienza di trasformazione consiste nell` essere presenti nella propria vita – essere responsabili per la propria vita – essere consapevoli consciamente della propria vita – accettare che la trasformazione è continua nella propria vita.

Scontento, paura del peggioramento, dubbio, illusione temporanea di star bene portano al cambiamento che significa essere alla ricerca di qualcuno o qualcosa che ci salvi, essere bloccati in forme pensiero, sistemi di credenze, punti di vista, subire la vita

Il vero senso dei Riti di Passaggio è che noi siamo degli eroi chiamati a viaggiare lungo il cerchio della vita.

Siamo chiamati ogni giorno a compiere delle scelte, queste scelte determinano chi siamo  e quello che possiamo diventare.

Il significato finale o globale del nostro percorso  non è sempre chiaro o immediatamente intuibile a  tutti.

Accettare la chiamata per il nostro destino non è sempre semplice o comodo.  A volte è difficile, comporta lo sfidare i propri fantasmi e le proprie paure.

 

IL VIAGGIO

In verità noi non cessiamo mai di viaggiare, ma abbiamo degli eventi che marcano le tappe quando quello che accade è il risultato della nuova realtà che abbiamo incontrato. E ogni volta che ci rimettiamo  in viaggio, lo facciamo a un nuovo livello e torniamo con un nuovo tesoro e capacità trasformative.

Quando riteniamo che il nostro viaggio non sia importante e tralasciamo di confrontarci col nostro drago e di cercare il nostro tesoro ci  sentiamo internamente vuoti e lasciamo un vuoto che nuoce a tutti.

Molti di noi tentano di vivere alla grande accumulando  beni materiali  o prestigio o esperienze, ma raramente la cosa funziona.  Possiamo avere una vita grande solo se siamo pronti a diventare grandi noi stessi  e a superare, durante il processo, l’idea dell’ impotenza assumendoci  la responsabilità  della nostra esistenza.

C’è una profonda mancanza di rispetto  per gli essere umani  nel mondo in cui viviamo. L’ economia ci stimola  a pensare a noi stessi  in termini di capitale umano. La pubblicità fa leva sulle nostre paure e insicurezze per indurci ad acquistare prodotti di cui  non abbiamo bisogno . Troppe istituzioni religiose predicano agli individui di essere buoni  invece di aiutarli  a capire chi sono.

Troppi psicologi  vedono il proprio lavoro  come un aiutare la persona ad adattarsi a ciò che è  anziché  come uno stimolo per farle intraprendere il suo viaggio e scoprire ciò che potrebbe essere. Troppe istituzioni  educative fanno degli individui semplici rotelline della macchina economica anziché guidarli  a essere pienamente umani.

Sostanzialmente veniamo considerati  come prodotti o beni di consumo  da vendersi al miglior offerente o da migliorare in modo che alla fine crescano di valore.

Le persone hanno sempre minore stima di se stessi. Troppi di noi cercano di riempire il proprio vuoto  col cibo, l’alcool, la droga o una attività frenetica ed ossessiva.  Il tanto lamentato ritmo della vita moderna non è inevitabile – è soltanto  una copertura del vuoto  di quella vita.  Se ci teniamo in movimento  creiamo l’illusione di un significato.

Sottilmente ma non tanto la costante pressione ad adeguarci a modelli preesistenti ci scoraggia dal cercare il nostro “Graal” e scoprire la nostra unicità.

E naturalmente quando uno si sforza di adeguarsi anziché di trovare se stesso è improbabile che possa mai scoprire e mettere a disposizione degli altri le sue insostituibili  doti.

Invece di scoprire chi è si preoccupa di essere abbastanza attraente, abbastanza elegante, abbastanza retto, sano, efficiente sul lavoro o abbastanza riuscito nella vita.

Anziché guardarsi  dentro si rivolgerà agli altri  per sapere se è stato  abbastanza all’ altezza  in un senso o nell’ altro . Quanti di noi aspirano al viso e al corpo perfetto  della star del cinema, all’ intelligenza del Premio Nobel, alla bontà o alla saggezza del grande essere illuminato, al successo finanziario del magnate dell’ industria? Non sorprende che tanti di noi trascorrano  la vita alternativamente lottando o flagellandosi  per la propria incapacità ad adeguarsi.

Fintanto che andremo avanti così non ci troveremo mai.

Sapere che sei un eroe significa sapere che non sei sbagliato . Hai il corpo giusto, la mente giusta, gli istinti giusti. Il punto non è diventare qualcun altro, ma scoprire quale è il tuo fine.

Significa porre a te stesso alcune domande:

  • Chi scelgo di essere?
  • Che cosa voglio fare?
  • Voglio vivere la mia vita o quella di qualcun altro?
  • Voglio andare incontro al mio destino o seguire quello di qualcun altro?
  • Cosa è importante per me?

Perfino i problemi e le patologie possono essere visti come inviti del “Divino”  a un precedentemente rifiutato o evitato stadio del viaggio.

Per cui ci si potrebbe anche domandare:

  • Che cosa devo imparare attraverso questo problema o questa malattia ?
  • Cosa la vita mi sta facendo vedere?

Quando troviamo noi stessi, ogni cosa sembra andare al suo posto. Riusciamo a vedere la nostra bellezza, la nostra intelligenza, la nostra natura interiore.

Nel nostro viaggio veniamo tutti sostenuti da guide interiori o archetipi ciascuno dei quali rappresenta un particolare modo di essere in viaggio.

Le guide interiori sono archetipi  che ci accompagnano dagli albori della storia umana. Li vediamo riflessi  nelle immagini ricorrenti  del mito, dell’arte, della letteratura e della religione, e sappiamo che sono archetipi  perché li si trova dovunque, in ogni tempo e luogo.

Poiché le guide sono in realtà archetipi e di conseguenza risiedono  sotto forma di energia  all’ interno della vita psichica inconscia di tutti i popoli di ogni parte del mondo , esse esistono tanto dentro che fuori dello spirito umano individuale.

Vivono in noi e noi viviamo in essi. Possiamo trovarli rivolgendo  l’attenzione all’ interno (ai nostri sogni, fantasie e spesso anche azioni) o dirigendoci verso l ‘esterno  (verso il mito, l’arte, la letteratura, la religione e come spesso hanno fatto le culture pagane, verso le costellazioni  celesti e gli animali).

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